Vini ottenuti con acqua e zucchero, sequestrato stabilimento e 3,3 milioni di litri di prodotto
di Redazione
«In un momento in cui il vino siciliano vive un vero e proprio boom in tutto il mondo occorre potenziare i controlli di chi inficia, anche minimamente, l’attività di migliaia di produttori che su questo comparto hanno investito». Coldiretti Sicilia plaude all’attività della Guardia di Finanza e dell’ispettorato Repressione frodi del ministero delle Politiche agricole che hanno sequestrato uno stabilimento enologico che produceva vino sofisticato. Il prodotto era ottenuto miscelando acqua e zuccheri: sequestrato l’opificio e oltre 3 milioni e 307 mila litri di vino del quale non è stato possibile tracciare l’origine e la provenienza, per un valore di oltre 5 milioni di euro.
«Il vino sofisticato è un vero e proprio abominio – prosegue Coldiretti – e il risultato dell’attività ispettiva dimostra quanto sia ancora troppo appetibile un comparto che detiene, tra gli altri, il primato produttivo in biologico. Le frodi nel comparto vitivinicolo rientrano in quell’attività criminale che in Italia ogni anno produce un business di oltre 24 miliardi di euro e che in Sicilia colpisce tutti i comparti anche a causa delle crisi provocate dalla pandemia».
L’operazione ha interessato uno stabilimento che ha sede a Monreale. Nel corso delle indagini sono state effettuate perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale, per bloccare le partite di prodotto adulterato distribuite dal titolare della cantina con il concorso di altri 8 soggetti, accusati, a vario titolo di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine.